l commodity channel index è un indicatore molto usato in analisi tecnica e fu ideato da Donald R. Lambert per identificare svolte cicliche nel mercato delle commodities. L'assunzione che sta dietro all'oscillatore è che commodities, stock ed obbligazioni si muovano in cicli, con massimi e minimi che avvengono ad intervalli periodici. Lambert raccomandò di usare un terzo del ciclo completo, calcolato da minimo a minimo o da massimo a massimo, come time-frame adeguato per il CCI. Per esempio nel caso fosse individuato un ciclo a 60 giorni andrebbe impostato a 20 periodi. Resta inteso che come ogni altro strumento di analisi tecnica esso dovrà essere adattato al carattere del titolo in modo tale da generare il minor numero possibile di falsi segnali. È opportuno inoltre precisare che, qualora lo si utilizzi in abbinamento con altri strumenti di analisi, affinché si possano confrontare è bene mantenere per tutti lo stesso numero di periodi osservati.
L'indicatore così costruito, è rappresentato da una linea continua ed i suoi valori non sono ricompresi in una fascia predeterminata (come per gli oscillatori) ma può muoversi su valori al di sopra o al di sotto dello zero.
Per il suo utilizzo si considerano tre fasce di prezzo nel quale si troverà l'indicatore:
1) Fascia neutra: essa è compresa tra -100 e +100, quando il CCI si trova all'interno di questa fascia non dà nessun segnale operativo
2) Fascia superiore: formata da tutti i valori superiori a 100 (da non confondersi con la zona di ipercomprato degli oscillatori)
3) Fascia inferiore: formata da tutti i valori inferiori a -100 (da non confondersi con la zona di ipervenduto degli oscillatori)
I segnali operativi sono:
- Apertura di posizione rialzista al superamento del valore +100 e chiusura della stessa al rientro dell'indicatore nella fascia neutra
- Apertura posizione ribassista quando il CCI si trovi ad assumere valori inferiori a -100, e chiusura della stessa al rientro dell'indicatore nella fascia neutra.
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