La psicologia è più importante della strategia. Lo studio della finanza comportamentale si basa su due concenti fondamentali: - le persone prendono scelte non sempre razionali - i mercati non sono del tutto efficienti. In questa lezione vedremo quindi come la psicologia influisca continuamente sulle scelte dell’investitore. La conoscenza e gestione ottimale di questi aspetti definisce la linea di confine tra un trader professionista e profittevole e un trader amatoriale ed improvvisato.
L’aspetto emotivo
Esperienze passate
L’aspetto cognitivo
Comportamento del gregge
Fallacia dello scommettitore
L'aspetto emotivo
Anche se a primo impatto potrebbe risultare semplicistico e riduttivo, durante le fasi concitate di contrattazione l’aspetto emotivo prevale su quello razionale in particolare nel trader novizio che non ha stilato un chiaro e rigido programma di lavoro.
I momenti salienti in cui vi è la massima espressione di emotività, sono quando si realizzano guadagni o perdite.
Nel caso di guadagni: gioia , euforia, orgoglio che possono sfociare in un fenomeno chiamato “Overconfidence effect”. Questo fenomeno si manifesta nei momenti in cui il trader riesce ad avere ritorni dagli investimenti importanti possibilmente nel breve periodo, tali per cui inizia ad assumersi rischi più elevati del solito, ed avere aspettative troppo elevate.
Nel caso di perdite: paura , frustrazione , smarrimento, impotenza in questo caso si possono manifestare alcuni fenomeni come quello dell’ “Avversione alla perdita” è un fenomeno secondo il quale il trader tende ad evitare laddove sia possibile l’ipotesi di una eventuale perdita che normalmente dovrebbe essere prevista e programmata quando si svolge l’attività di trading.
Tutto questo porta ad una condizione di immobilismo finanziario , aspetto molto rilevante, da alcuni studi statistici negli ultimi anni si stima che nel nostro Paese ci sono circa 1700 miliardi di euro fermi sui conti correnti privati. Un dato che evidenzia il grave stato analfabetismo finanziario in cui si trova il nostro "Bel Paese".
Le esperienze passate
I risultati del passato, o le conoscenze confuse e vaghe creano delle strutture psicologiche secondo le quali il trader cerca di darsi delle spiegazioni valide per prendere le proprie decisioni di investimento.
Ciò che è successo in passato, non dovrebbe influire le scelte di oggi o perlomeno i risultati passati se utilizzati correttamente, possono essere uno strumento di aiuto , per evitare gli errori commessi facendone tesoro e cercando di eliminarli o quantomeno ottimizzarli il più possibile.
Le scelte che l’investitore prende, dovrebbero tenere conto di quello che è successo nel passato, ma rimanere comunque razionali e adeguate al momentum di mercato, in questo caso si usa dire “ Trada quello che vedi e non quello che pensi”
Aspetto cognitivo
A differenza dell’aspetto emotivo , nell’aspetto cognitivo è presente una razionalità che crea delle convinzioni distanti dalla realtà.
Sono due i principali fenomeni che riguardano questo aspetto:
La paura del rimpianto: nonostante vi sia la consapevolezza di aver preso una scelta non corretta o poco sensata non si ammette di aver sbagliato e di avere torto. Con la conseguenza di posticipare decisioni che dovrebbero essere prese nell’immediato, giustificandosi nell’attesa di nuove condizioni che comunque non cambierebbero quelle già in essere.
Nel trading questo si manifesta nella gestione del rapporto rischio/rendimento, infatti i traders novizi tendono a prendere piccoli profitti dai propri investimenti e far correre le perdite nella speranza che il tutto si possa riparare posticipando la decisione di chiudere le operazioni in perdita.
Questa paura si presenta nell’investitore:
sia nel caso di profitto: il rimpianto di aver guadagnato poco,
sia in caso di perdita: il rimpianto di non aver chiuso l’operazione anticipatamente.
Dissonanza cognitiva: il nostro cervello rifiuta in modo razionale il verificarsi di un evento, quando lo stesso risulta contrastante rispetto alle idee che ci eravamo fatti in precedenza. La convinzione di aver investito su un determinato strumento in un determinato modo, influenzerà e comprometterà la possibilità di sfruttare delle occasioni che il mercato ci potrebbe presentare in quanto contrarie alle convinzioni e ai preconcetti che ci siamo creati. Esempio quando si hanno già delle operazioni in corso e le stesse non stanno rispettando le nostre previsioni, ci rifiutiamo di valutare altre possibilità su strumenti che risulterebbero correlati a quelle già in corso ma contrastanti con la nostra idea iniziale.
Comportamento del gregge
E’ un fenomeno psicologico in cui una collettività decide di prendere scelte di investimento caratterizzate da tante decisioni individuali non coordinate e non razionali.
La poca conoscenza della materia e l’incertezza, portano il nuovo trader a cercare di carpire maggiori informazioni sulle possibili fluttuazioni future dei mercati che ovviamente la maggior parte delle volte non possono essere né verificate né validate.
Le decisioni finanziarie basate su ragionamenti personali e non su dati oggettivi , determinato su ogni singolo trader l’azione di seguire la massa.
L’evitare scelte autonome, aggregandosi al gruppo da la sensazione di non essere soli, e di condividere le gioie e i dolori con il resto del gruppo, facendo venire meno quelli che invece sono gli aspetti tecnici e le responsabilità individuali delle scelte adottate.
Questi atteggiamenti portano ad un fenomeno finanziario conosciuto come “ Bolla Finanziaria” .
Nella bolla finanziaria, i non addetti ai lavori entrano in un mondo a loro poco conosciuto, cercando di cogliere un’occasione che in realtà forse ormai non lo è più. Iniziano ad acquistare a prezzi elevati, malcuranti del fatto che da un momento all’altro il prezzo dello strumento potrebbe correggere in maniera importante la sua direzione.
Se vogliamo fare un salto indietro la prima bolla finanziaria:
-si ebbe con la bolla dei bulbi di tulipano nel 1637 ,
- la più recente fu quella del 2008 che inizio in America con i mutui sub-prime.
Quella che è oggi sembra avere tutte le caratteristiche di una bolla, per la sua rapida crescita è il Btc, il futuro ci saprà dire di più in merito.
Fallacia dello scommettitore
La mente umana commette degli errori sistematici legati alla mancanza di razionalità nei processi decisionali.
Uno di questi è rappresentato dalla fallacia dello scommettitore, in cui l’investitore si convince senza alcuna base oggettiva o dimostrata che gli eventi passati influiscono in maniera decisiva su quelli futuri creandosi cosi delle certezze che in realtà non esistono.
L’assunto che sta alla base di questo fenomeno è la convinzione del fatto che poiché un evento non si è verificato da molto tempo potrebbe realizzarsi a breve e viceversa poiché l’evento si è verificato da poco molto probabilmente non si verificherà nel breve periodo.
Ovviamente, queste sicurezze e questi concetti non hanno alcun fondamento e sono solo frutto della convinzione del soggetto, in quanti privi di fondamenti matematici e statici.
Se vogliamo, adattare il tutto agli investimenti una frase che si addice molto è:
il mercato è salito troppo adesso adesso inizierà a correggere
il mercato è sceso troppo adesso tornerà a salire .
Chi opera con queste convinzione non conosce a pieno gli elementi che caratterizzano gli strumenti presi in considerazione, e non conosce la reale profondità dei mercati finanziari.
Il tuo può essere risolto applicando un rigido protocollo operativo strategico di money management .