Vediamo come intraprendere un percorso di questo tipo in piena consapevolezza.
Verranno trattati diversi fenomeni che spero possano servire per riflettere.
La psicologia è più importante della strategia.
Lo studio della finanza comportamentale si basa su due concenti fondamentali:
- le persone prendono scelte non sempre razionali
- i mercati non sono del tutto efficienti.
In questa prima parte vedremo quindi come la psicologia influisca continuamente sulle scelte dell’investitore.
La conoscenza e gestione ottimale di questi aspetti definisce la linea di confine tra un trader professionista, profittevole e un trader amatoriale ed improvvisato.
Alcuni dei fenomeni che riguardano la finanza comportamentale:
Aspetti emotivi
Esperienze passate
L’ASPETTO EMOTIVO :
Anche se a primo impatto potrebbe risultare semplicistico e riduttivo, durante le fasi concitate di contrattazione l’aspetto emotivo prevale su quello razionale in particolare nel trader novizio che non ha stilato un chiaro e rigido programma di lavoro.
I momenti salienti in cui vi è la massima espressione di emotività, sono quando si realizzano maggiori guadagni e le maggiori perdite.
Vediamo quindi due fenomeni completamente opposti tra di loro ma che portano purtroppo allo stesso risultato negativo se non affrontati in modo corretto:
Nel caso di guadagni: gioia , euforia, orgoglio che possono sfociare in un fenomeno chiamato “Overconfidence effect” trading. Questo fenomeno si manifesta nei momenti in cui il trader riesce ad avere ritorni dagli investimenti importanti possibilmente nel breve periodo, tali per cui inizia ad assumersi rischi più elevati del solito, ed avere aspettative troppo elevate.
L’illusione di avere il controllo su fattori imprevedibili come i mercati finanziari, l’illusione di conoscere ormai perfettamente i mercati finanziari lo porta ad assumersi dei rischi più grandi rispetto a quelli che si può permettere.
Tutto questo non deve succedere perché:
1) noi siamo piccolissimi investitori e non possiamo influenzare i movimenti del mercato
2 ) perché ci sono attori importanti che invece lo possono fare , fondi di investimento , banche , grandi aziende.
Nel caso di perdite: paura , frustrazione , smarrimento, impotenza in questo caso si possono manifestare alcuni fenomeni come quello dell’ “Avversione alla perdita” è un fenomeno secondo il quale il trader tende ad evitare laddove sia possibile l’ipotesi di una eventuale perdita che normalmente dovrebbe essere prevista e programmata quando si svolge l’attività di trading.
In pratica è stato dimostrato che una persona a parità di stati d’animo tra un dolore per una perdita o una gioia per un guadagno di pari importo, sentirà il dolore il doppio rispetto a un guadagno.
Tutto questo porta ad una condizione di immobilismo finanziario , aspetto molto rilevante, da alcune studi statici negli ultimi anni si stima che nel nostro Paese ci sono circa 1700 miliardi di euro fermi su conti correnti privati.
ESPERIENZE PASSATE:
I risultati del passato non dovrebbero influenzare le scelte future, o perlomeno i risultati passati se utilizzati correttamente, possono essere uno strumento di aiuto , per evitare di commettere gli errori del passato facendone tesoro e cercando di eliminarli o quantomeno ottimizzarli il più possibile.
Le scelte che l’investitore prende, dovrebbero tenere conto di quello che è successo nel passato, ma rimanere comunque razionali e adeguate al momentum di mercato, in questo caso si usa dire “ Trada quello che vedi e non quello che pensi”